MADONNA
DEI MIRACOLI (1)
A circa 4 km. dalla costa Adriatica di Casalbordino Lido, risalendo
verso l'interno, si trova il Santuario della Madonna dei Miracoli.
La sua orgine risale all'apparizione della Beata vergine Maria
ad Alessandro Muzio di Pollutri, avvenuta nel lontano 11 giugno
1576. L'avvenimento e' testimoniato nel libro unico dei battezzati,
morti, matrimoni e confermati con altre notizie dal 1601 in poi,
esistente nell'archivio parrocchiale di Pollutri. A scrivere la
memoria dell'apparizione fu' Don Giuseppe Muzio, figlio del veggente
e arciprete della parrocchia di Pollutri dall'anno 1582.
Informato dell'accaduto, il superiore ecclesiastico
di Casalbordino Don Giovanni Tommaso Mancino - vicario di Santa
Maria Arabona e di Santo Stefano in Rivo Maris - dopo aver verificato
di persona, diede conferma del prodigio e ordinò che sul
luogo dell'apparizione fosse costruita una cappella in memoria
del grande avvenimento. Fù lui stesso a porre la prima
pietra. La notizia fece subito il giro dell'Abruzzo e del Molise
e i pellegrini accorsero numerosi. L'afflusso rimase costante
lungo i secoli fino ai nostri giorni.
Il particolare valore spirituale del Santuario dei Miracoli è
testimoniato dagli innumerevoli « ex voto » di grazie
ottenute. Purtroppo molti sono andati smarriti o in rovina nel
corso dei secoli; ma ce n'è ancora una buona raccolta gelosamente
conservata presso una sala del Santuario. In qualche dipinto «
ex voto » si nota l'immagine di una Chiesetta che potrebbe
essere quella costruita a partire dall'anno dell'apparizione.
Sull'altare della primitiva cappella fu dipinto, da un ignoto
autore del tempo, un affresco rappresentante la Madonna dei Miracoli
con il vecchio veggente Alessandro ai suoi piedi.
Questa cappella negli anni a seguire non fù più
sufficiente ad accogliere i pellegrini, per cui furono fatti vari
successivi ampliamenti. Nel 1824 si iniziò l'erezione del
classico tempio, a croce greca, progettato dall'architetto Torresi.
Il tempio venne decorato nel 1843 da Nicola Arcangelis.
Al fine di assicurare l'assistenza spirituale ai numerosi pellegrini,
l'Arcivescovo di Chieti-Vasto Mons. Nicola Monterisi nel 1924
prese contatto con l'Abbazia di San Giuliano d'Albaro di Genova.
Dopo lunghe trattative con l'Abate Colombano Cartoni, i Benedettini,
dopo secoli di assenza, tornarono in Abruzzo, stabilendosi presso
il Santuario il 17 dicembre 1925.