MADONNA
DEI MIRACOLI (2)
Fu opera dei monaci Benedettini la realizzazione del nuovo Santuario.
Il vecchio tempio si era reso anch'esso insufficiente ad accogliere
i numerosi pellegrini; ma era soprattutto pericolante a causa
dei bombardamenti nella guerra del 1940. Si avvertì la
necessità di costruire un altro tempio. L'attuale, di metri
73 di lunghezza, 20 di larghezza, 37 di altezza, fu progettato
dal bolognese Ing. Giuseppe Zamponi.
La consacrazione sollenne avvenne l'11 agosto 1962, tenuta da
Mons. Giovanni Battista Bosio, Arcivescovo di Chieti-Vasto. In
questa circostanza la Vergine dei Miracoli veniva nuovamente incoronata
per mano del Cardinale Carlo Confalonieri, il 12 agosto dello
stesso anno. Un'altra data storica è stata la ricorrenza
del quarto centenario dell'apparizione della Madonna dei Miracoli
celebrata con grande solennità e partecipazione di popolo.
A commemorare questo storico avvenimento fu invitato il Cardinale
Albino Luciani, Patriarca di Venezia, poi Papa Giovanni Paolo
primo.
Il Santuario di Miracoli non è stato solo luogo di pellegrinaggio
e di preghiera. infatti negli anni precedenti prima che fosse
costruita l'attuale chiesa, davanti al santuario si poteva assistere
ad una suggestiva fiera del bestiame e tutto ciò che ne
faceva da contorno. Anche oggi come la tradizione vuole, la fiera
viene allestita, ma ha perso molto del suo fascino antico.
Nel 1954, per opera del Prof. Terrenzio Barbone, chiamato a provvedere
alla conservazione della Sacra Effige , si riscoprì la
vera ed autentica immagine della Madonna dei Miracoli, come tuttora
si può ammirare posta in alto al centro del presbiterio.
Lo scultore Donato Calderoni riprodusse ( allo scopo di portarla
in processione) la vera Madonna dei Miracoli, in un bassorilievo
di bronzo argentato e dorato, racchiuso in una artistica cornice
di legno di noce, che oggi troviamo in un edicola posto sul muro
di cinta del monastero.
Ogni anno l'11 giugno a Miracoli è festa grande. I fedeli
arrivano numerosi da ogni parte dell'Abruzzo e fuori dell'Abruzzo.
Cambiano i tempi e i modi per arrivarci, ma la partecipazione
è sempre intensa e sentita. Migliaia di persone in questo
giorno si riversano nella piazza antistante la chiesa con rinnovata
e sempre viva devozione.