I
VINI DOC IN ABRUZZO
Montepulciano d'Abruzzo
Il Montepulciano è originario delle vallate soprastanti
il Comune di Torre de' Passeri ove viene coltivato sulle colline
da oltre duecento anni.
A partire dagli inizi del '900 è stato introdotto nel chietino
e nell'ascolano e successivamente in Umbria. Attualmente in Abruzzo
rappresenta il principale vitigno ad uva nera.
Le uve vengono prodotte nei vigneti di collina o pianura delle
zone vocate. La gradazione alcolica minima è dell'11,5%.
Il vino è prodotto con uve Montepulciano con l'eventuale
aggiunta, per un massimo del 15% di altre uve di vitigni a bacca
rossa non aromatici raccomandati e/o autorizzati. E' un vino dal
colore rosso rubino intenso, con livei sfumature violacee, con
tendenza all'arancione se invecchiato, sapore asciutto, morbido,
sapido, leggermente tannico. E' un vino robusto, di corpo, che
ben si adatta all'invecchiamento e può fregiarsi della
menzione "Riserva" qualora abbia una gradazione alcolica
minima del 12,5% e sia stato sottoposto ad un periodo di invecchiamento
minimo di due anni di cui sei mesi in botti di legno.
Dalle stesse uve di Montepulciano ma con una tecnica di vinificazione
che prevede un limitato periodo di fermentazione del mosto con
le bucce si ottiene il Cerasuolo, vino con un caratteristico colore
rosso ciliegia.
Trebbiano
d'Abruzzo
Andrea Bacci nella sua opera "De naturali vinorum historia"
racconta della presenza in Abruzzo di un vino ottenuto da uve
Trebulanum sin dal XVI secolo.
Il vino è ottennuto da uve Trebbiano d'Abruzzo e/o Trebbiano
Toscano con il concorso di altri vitigni a bacca bianca non aromatici
in misura massima del 15%.
La zona di produzione tipica è la stessa di quella del
Montepulciano. la gradazione alcolica minima è dell'11,5%.
Il Trebbiano d'Abruzzo si presenta di colore giallo paglierino,
odore gradevole, delicatamente profumato, il sapore è asciutto,
vellutato, armonico. Estrinseca le sue migliori qualità
organolettiche se servito a 10-12° C.
Oggi i produttori stanno mettendo a frutto le potenzialità
di questo vitigno attraverso la sua maturazione in piccole botti
di rovere (barrique) che conferiscono al vino una maggiore complessità
di profumi e sapori.
Controguerra
E' la più giovane delle DOC abruzzesi
essendo stata riconosciuta solo nel 1996 ma si è già
distinta per al pregevolezza di alcune produzioni.
Le uve destinate alla produzione del Controguerra provengono dai
vigneti dei comuni teramani di Controguerra, Torano Nuovo, Ancarano,
Corropoli e Colonnella.