LE ORIGINI
 

CASALBORDINO: LE ORIGINI (2)


Ma queste potenziali risorse naturali non sono mai state completamente disponibili al popolo casalese, che, in varie forme, è stato costantemente e arbitrariamente usurpato delle sue ricchezze dai feudatari di turno.
Addirittura nefasta è la subordinazione alla Signoria vastese dei D'Avalos. A metà del Settecento, oltre ad esigere tributi di vario tipo, la casa D'Avalos possiede nel comune circa 2.800 ettari di terreno.
Per affrancarsi da questo stato di soggezione economica e sociale bisogna aspettare gli inizi del 1800, quando, abolita la feudalità, il comune viene reintegrato dei propri possedimenti.
Intanto la popolazione cresce, ed insieme ad essa cresce la domanda alimentare. I circa 3.450 abitanti del 1828 iniziano il progressivo disboscamento di vaste aree demaniali in cerca di terreno coltivabile. Il paesaggio cambia rapidamente. Ai boschi si sostituiscono i campi di grano. Il pane diventa nutrimento primario della popolazione. la proprietà privata assurge a nuovo parametro socio-economico.
Alla messa a coltivazione di un territorio sempre più vasto non corrisponde una adeguata struttura viaria, che continua ad essere difficoltosa e addirittura impossibile in alcuni periodi dell'anno, condannando all'isolamento intere zone del comune.
Gli interventi sui collegamenti stradali operati a ridosso e appena dopo l'Unità d'Italia, valorizzano l'intero territorio casalese. Migliora la viabilità interna e quella con le zone limitrofe e, soprattutto, con l'inaugurazione della linea ferroviaria Pescara-Foggia, si apre un nuovo corridoio di scambi commerciali che riesce a dare un decisivo impulso a tutte le attività produttive.
La popolazione verso la fine del secolo si attesta intorno alle 5.000 unità. La superficie comunale assume geograficamente le attuali dimensioni. Prende progressivamente corpo la Casalbordino che conosciamo: le vaste aree coltivate a grano con gli insediamenti di Vidorni, Piana d'Alloro e Iannace nella parte settentrionale; il centro abitato, fulcro delle diramazioni stradali che collegano le diverse parti del territorio, posto sulla collina; le spianate del Cavalluccio, di Piane Sabelli e Verdugia, quasi interamente coltivate a vigneto, che degradano verso il litorale; il corposo agglomerato di Miracoli raccolto intorno al Santuario, sorto nel 1576 dal luogo dell'apparizione della Beata Vergine al settuagenario Alessandro Muzio di Pollutri; il nucleo abitato della Marina di Casalbordino...

(Liberamente tratto da "Il cammino di una comunità locale")

la fontana vecchia

fontana vecchia (particolare)

palazzo Furii Teresa
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